L’ellittica è un macchinario ideato per svolgere un allenamento di tipo cardiovascolare, vale a dire un’attività aerobica che consente di bruciare grassi e favorire una perdita di peso. Attraverso un uso regolare, l’ellittica permette di tonificare i muscoli di gambe, glutei, braccia e spalle e rassodare gli addominali. Il movimento prodotto dal macchinario può inoltre essere utile a migliorare la circolazione e la resistenza cardiaca, e fornire un utile supporto alla riabilitazione di coloro che soffrono di artrite o problemi articolari.
L’ellittica è costituita da una struttura simile a quella di una comune cyclette. A differenza di essa, però, ha dei pedali più sofisticati che permettono una doppia rotazione e presenta, oltre alle manopole fisse, anche due manubri più lunghi di tipo mobile. Questi permettono di allenare, in modo simultaneo, ed altrettanto efficace rispetto a gambe e glutei, anche la parte superiore del corpo (braccia, spalle e addome).
Per quanto l’uso comune della cyclette ellittica preveda di utilizzarla in piedi, i modelli più sofisticati hanno in dotazione un sellino, talvolta amovibile, che consente di utilizzare il macchinario anche da seduti. Questa variante può essere utile ad intervallare sessioni di allenamento ad alta intensità con esercizi più leggeri: un’opzione valida, ad esempio, come defaticamento muscolare.
Il cuore del funzionamento di un’ellittica è costituito dal volano. Si tratta della ruota d’inerzia che, posta all’interno del macchinario, sostiene la rotazione dei pedali. In base alla posizione, al peso ed al diametro che caratterizzano il volano, esso permette all’utente di compiere un movimento più o meno ampio. In genere, un volano più pesante attribuisce una maggiore fluidità al movimento. A seguito dell’importanza di questo componente, il suo peso viene generalmente indicato tra le specifiche tecniche presenti sulla confezione. Va però segnalato che, il più delle volte, il dato riportato non si riferisce propriamente al volano, ma all’intera massa volanica (che comprende il volano e le componenti strutturali ad esso collegate).
Per offrire una pedalata il più possibile armonica e silenziosa, che non provochi scatti innaturali degli arti inferiori o superiori, é preferibile scegliere un’ellittica costituita da un volano di almeno 8 chili e massa volanica superiore a 15 chilogrammi.
Bisogna sempre riferirsi al manuale d’istruzioni dello specifico prodotto. In linea di massima si tratta di un attrezzo dal montaggio estremamente intuibile e di agevole esecuzione. E’ però raccomandato di effettuare la procedura di assemblaggio in almeno due persone, ed assicurarsi che l’apparecchio sia saldo in tutte le sue parti prima di iniziare ad utilizzarlo. In tal modo si evita che, il montaggio errato di qualche componente, causi il rischio di incidenti a persone o cose.
L’ellittica viene attivata dall’azione dell’utente sui pedali. Il movimento si può conferire sia pedalando in senso orario che antiorario. Se si intende allenare solo la parte inferiore del corpo, basta tenere le mani sulle manopole fisse: un accorgimento fondamentale a garantire la migliore condizione di comfort e di equilibrio. Se invece si mira a coinvolgere anche la parte superiore del corpo, bisogna impugnare i manubri mobili e muoverli in avanti e all’indietro in modo continuativo. In qualsiasi momento, si può interrompere il movimento delle braccia, continuando a favorire esclusivamente quello delle gambe.
L’ellittica è il macchinario per fitness che consente di lavorare sul più alto numero di gruppi muscolari. In particolare, pedalando in avanti (senso orario), si sollecita l’azione dei muscoli quadricipiti, degli addominali e dei glutei. La pedalata all’indietro (senso antiorario), stimola invece i muscoli del posteriore coscia chiamati ischiocrurali. Muovendo gli arti superiori con l’ausilio dei manubri mobili, si allena la muscolatura di braccia, spalle e pettorali. Se si riesce a pedalare senza utilizzare supporti per le mani, s’induce il corpo ad utilizzare le pareti addominali come stabilizzatori dell’equilibrio: un’azione che permette di lavorare ancora più efficacemente su questa fascia muscolare, migliorandone tono ed elasticità.
Come una comune cyclette, anche l’ellittica permette di regolare la resistenza in modo da diversificare lo sforzo fisico. I modelli più ricchi di prestazioni offrono un intervallo di resistenze più ampio. La regolazione può avvenire mediante due diverse modalità: meccanica oppure elettromagnetica. La resistenza meccanica prevede una manopola posta nella parte anteriore della macchina, da ruotare manualmente in base alle esigenze. Quella elettromagnetica viene invece regolata grazie ai tasti presenti su consolle o display.
Essendo più pratica e sofisticata, la resistenza elettromagnetica è propria delle ellittiche tendenzialmente più costose. A livello di funzionamento dell’apparecchio, però, il tipo di regolazione non ha alcun peso e non risulta determinante nella scelta del prodotto, se non da un punto di vista economico.
La funzione dell’inclinazione regolabile è generalmente offerta dai modelli di ellittica più completi e professionali. Si tratta di una caratteristica in grado di offrire maggiori combinazioni di allenamento e diversificare ancora di più l’attività fisica.
L’ellittica offre tre possibilità di sistema frenante: meccanico, magnetico ed elettromagnetico. Il sistema meccanico è quello più economico e rumoroso, dato che il volano è frenato direttamente dall’attrito di ingranaggi e nastri. Nel sistema magnetico il volano viene fermato da apposite calamite, che conferiscono maggiore armonia ed anche una certa silenziosità al movimento. Il sistema elettromagnetico funziona invece grazie a freni elettromagnetici motorizzati, funzionali ad una regolazione dello sforzo precisa e di più naturale gestione.
Ogni attrezzo può risultare faticoso se non si rispettano le proprie caratteristiche fisiche e le abitudini di allenamento. La regola fondamentale per utilizzare questo genere di strumenti è sempre quella di procedere per gradi, a seconda di quelle che sono le proprie risorse fisiche. Fermo restando questa regola generale, l’uso dei supporti ellittici risulta generalmente meno complesso e faticoso di altri macchinari, a prescindere dall’età e dalla forma fisica dell’utente.
L’utilizzo medio ideale è di 30 minuti al giorno, calibrato in base alle proprie esigenze atletiche. Chi è alle prime armi può iniziare anche con un allenamento giornaliero di 15 minuti e, via via che si prende confidenza con l’apparecchio, aumentare il tempo e l’intensità dell’allenamento.
Quando ci si muove in modo distratto, si può cadere facilmente da qualsiasi macchinario. L’ellittica è dotata di pedali di opportuna ampiezza, regolabili all’altezza desiderata per agevolare la salita e la discesa di ogni utente. Una funzione assolta anche dai manubri fissi, che limitano al massimo ogni rischio di caduta accidentale dalla macchina.
Dipende dalle personali esigenze di allenamento. Bisogna però tenere presente che lo stepper è nato allo scopo di simulare la salita delle scale. Di conseguenza, le sue funzionalità sono sempre più limitate rispetto a quelle fornite da un’ellittica, di qualsiasi caratura essa sia.
Entrambi i macchinari offrono i medesimi benefici dal punto di vista dell’allenamento cardiovascolare, della perdita di peso e della tonificazione muscolare. Ma l’ellittica permette un uso più vario ed interessante, grazie alla possibilità di allenare anche gli arti superiori e la schiena, e di pedalare all’indietro (cosa non sempre possibile con una comune cyclette). D’altra parte, la cyclette tradizionale rappresenta la scelta più oculata per chi ha problemi di mobilità ridotta e/o di equilibrio.
Con entrambi i macchinari è possibile svolgere il massimo lavoro aerobico. L’unica differenza sta nel fatto che, mentre il tapis roulant consente di raggiungere livelli d’intensità maggiori in minor tempo, l’ellittica offre la possibilità di allenare un numero maggiore di fasce muscolari. Per chi si approccia all’attività fisica in modo incostante, o è poco esperto, consigliamo di preferire l’ellittica, perché limita tutte le sollecitazioni insite nel gesto atletico della corsa.
L’uso dell’ellittica non ha di per se’ alcuna controindicazione. Anzi, il suo uso è da preferire rispetto ad altri macchinari in presenza di alcuni disturbi, tra cui: dolori alle articolazioni, recupero da infortunio, sovrappeso, mal di schiena, fastidi al livello del menisco, dei legamenti o delle articolazioni. E’ raccomandata la massima cautela nell’utilizzare l’ellittica, come ogni altro macchinario per fitness, solo se l’utente presenta gravi problemi di equilibrio o patologie di una certa importanza. Tra queste si segnalano obesità, cardiopatia grave, lombalgia acuta, dolore persistente al livello del rachide, compromissioni degli arti inferiori ed infiammazioni a livello muscolare o dei tendini.
Tutt’altro. L’ellittica è l’attrezzo per l’allenamento cardiovascolare più consigliato dagli esperti a tutti coloro che soffrono di mal di schiena, ma non vogliono rinunciare ad un’attività fisica moderata. Il macchinario è infatti progettato proprio per limitare al massimo lo shock della schiena e dei legamenti durante il movimento.
Certamente. Adoperata in modo regolare e moderato, l’ellittica può rappresentare lo strumento più adatto per le donne in stato interessante. Essa consente infatti di mantenersi in forma, svolgendo un allenamento vario ma dolce e privo di traumi per la schiena ed i legamenti: parti del corpo già messe a dura prova dall’aumento di peso dovuto alla condizione di gravidanza.
Per questo dato è necessario riferirsi alle informazioni relative allo specifico prodotto. Le ellittiche professionali, generalmente dalla struttura più stabile e massiccia, possono arrivare a sopportare un peso pari a 180 chilogrammi. I macchinari pensati per l’home training hanno invece solitamente un limite massimo di 120 chilogrammi.
Per un utente molto alto è preferibile scegliere un modello di tipo professionale, tale da fornire una stabilità ottimale anche in presenza di peso elevato, nonché una buona lunghezza della falcata (stimata intorno ai 51 centimetri). Si tratta di caratteristiche offerte in particolare dalle ellittiche con volano anteriore (tecnicamente detto front drive), che forniscono il massimo comfort anche agli utenti più alti, grazie soprattutto alla maggiore distanza presente tra i pedali ed i manubri mobili.
I modelli migliori sono a tal proposito quelli costituiti da volano posteriore (tecnicamente detto rear drive). Essi simulano maggiormente l’atto del correre, perché in grado di offrire una falcata tendenzialmente più profonda, che induce una maggiore chiusura e sollecitazione interna dei quadricipiti, molto simile a quella che avviene durante la corsa.
Certamente. Come ogni tipo di attività cardiovascolare, anche l’utilizzo di una cyclette ellittica, adoperata con regolarità ed a certi ritmi, può avere un ruolo rilevante nel determinare mirate perdite di peso. Possiamo anzi affermare con certezza che, ad oggi, questo macchinario risulta essere uno dei più utilizzati a tale scopo, sia tra i frequentatori di palestre e centri fitness, che in ambito di home training (allenamento a casa).
Come per tutte le attività fisiche, anche nell’uso di una cyclette ellittica, è consigliato d’indossare un abbigliamento il più comodo e leggero possibile. In particolare, per le donne può essere utile affidarsi ad un top con reggiseno incorporato: indumento che, appositamente pensato per il fitness, fornisce il giusto sostegno non rinunciando al comfort. E’ importante inoltre che tutti i capi abbiano una buona capacità di traspirazione, necessaria a scongiurare l’insorgenza d’irritazioni cutanee dovute a sudorazione eccessiva.
Le scarpe generalmente consigliate per l’uso dell’ellittica sono quelle da corsa su strada. Esse offrono un’ottima stabilità su tutte le superfici piane, e dunque anche sui pedali del macchinario. Sostengono l’arco plantare garantendo il giusto mix di ammortizzamento e flessibilità. Altrettanto appropriate per l’utilizzo di una cyclette ellittica, sono le calzature ideate per il cross trainer. Questa specialità combina diverse tipologie di esercizio, derivate da ginnastica e pesistica, che hanno come presupposto un contatto con il suolo il più naturale e fluido possibile: il medesimo cui puntare quando si adopera l’ellittica. E’ invece assolutamente sconsigliato di utilizzare calzature per sport specifici, come il calcio ed il tennis, perché non offrono l’adeguato supporto plantare richiesto dall’impiego di tali macchinari.
L’ingombro massimo di un’ellittica è stimato intorno ai 2 metri di lunghezza, ma si tratta per lo più di macchinari professionali per palestre e centri fitness. La lunghezza limite di un modello ad uso domestico è stimata intorno ai 180 centimetri. In larghezza il macchinario ha un ingombro compreso tra i 60 e gli 80 centimetri. L’altezza, determinata dallo spazio occupato dai manubri fissi o mobili a seconda del modello, è invece pari a 160 centimetri circa.
Sì, certamente. In commercio ci sono svariati modelli pensati appositamente per l’home training e per chi in casa non ha spazio sufficiente ad ospitare l’ingombro di un’ellittica pronta all’uso. I modelli migliori sono dotati anche di rotelle. Queste consentono di spostare agevolmente il macchinario da un locale all’altro, senza alcun sforzo da parte dell’utente ed evitando il rischio di movimentazioni che possano danneggiare parti esterne dell’apparecchio o arrecare guasti al suo sistema di funzionamento.
Le ellittiche meno rumorose sono generalmente quelle fornite di volano e massa volanica dal volume consistente e regolate da un sistema di frenaggio di tipo magnetico oppure elettromagnetico.
Si tratta del display lcd presente nella parte centrale della macchina. La sua posizione permette un impiego facilitato anche durante l’allenamento, senza alcuna necessità d’interrompere il movimento degli arti inferiori. I modelli migliori offrono una fruizione interamente in modalità touch screen.
I dati più comuni che è possibile visualizzare sul display di una cyclette ellittica sono relativi a: tempo, velocità oraria, distanza percorsa e calorie consumate. I modelli migliori offrono anche la rilevazione delle pulsazioni cardiache e diverse altre opzioni, compresi programmi di allenamento pre impostati.
Sono diversi i modelli che consentono di rilevare questo dato. La funzione più comunemente presente è denominata Handle Pulse e viene attivata mediante la collocazione delle mani sui sensori ottici posti nei manubri. Nel momento in cui il sistema rileva il battito cardiaco, il dato diventa immediatamente visibile sul display e può essere monitorato in tutte le eventuali oscillazioni. Si tratta di un plus fondamentale, soprattutto per chi svolge una regolare attività di cardiofitness. Nei modelli top di gamma è possibile trovare in dotazione un vero e proprio cardiofrequenzimetro con fascia toracica che si connette al macchinario tramite un’applicazione dedicata. Ma si tratta per lo più di partnership realizzate ad hoc e a cadenza periodica con i marchi leader del settore come Polar.
Essi si basano prevalentemente sulle variazioni di resistenza ed inclinazione e loro combinazioni. L’uso di tali programmi è fondamentale per chi è alle prime armi perché consentono una progressione degli esercizi calibrata sia sui propri ritmi personali, che mirata agli obiettivi atletici che si desidera perseguire. I modelli più professionali permettono anche di registrare e consultare ogni sessione di allenamento e personalizzare a piacimento tutti i programmi forniti dal computer.
Dopo ogni utilizzo, è consigliato di scollegare il cavo di alimentazione e pulire tutte le parti con un panno umido. Sono da evitare solventi di ogni tipo. Bisogna fare attenzione che il cavo non finisca sotto alla macchina o in qualsiasi altra posizione in cui possa danneggiarsi. Ogni settimana sarebbe opportuno aspirare le particelle di polvere presenti al di sotto del macchinario, spostandolo con cura ed attenzione. Mensilmente è consigliato di verificare il corretto assemblaggio dei bulloni, che potrebbe venir meno con un uso frequente e continuativo.
I prezzi variano a seconda della struttura di base e delle specifiche tecniche implementate. Per un modello ad uso domestico, i costi oscillano generalmente tra i 150 ed i 500 euro. Per un prodotto di gamma media, il prezzo può variare dai 500 ai 1200 euro. Le ellittiche ad uso professionale, più solide e ricche di prestazioni, possono arrivare a sfiorare i 2000 euro.
Le ellittiche più valide ad uso domestico sono prodotte da Kettler, Klarfit e Diadora. Si tratta di modelli compatti, leggeri e dal costo accessibile ma dotati di ottime componenti tecniche. Se invece si desidera un prodotto più completo e professionale, ci si può affidare alle proposte di Life Fitness, Sportsteck e Toorx.